sabato 12 marzo 2011

Polpette di granulato di soia con sedano rapa fritto

Il granulato di soia può essere un ottimo ingredienti per persone che, come me, si trovano ancora nella fase di transizione tra alimentazione onnivora e vegetarianesimo. Si tratta di farina si soia trattata fino ad avere la forma di bistecche, bocconcini o, appunto, granulato. Previo ammollo in acqua calda o brodo, si cucina in maniere "umida", altrimenti può diventare eccessivamente spugnosa. Il risultato dopo la reidratatzione è quello di piccoli fiocchi, in tutto e per tutto somiglianti, alla vista, a pezzettini di carne di pollo. Il sapore è delicato, con un retrogusto di fagiolo che si presenta solo se non vengono aggiunti altri ingredienti per modificarne il sapore.
Il mio esperimento si è quindi limitato a una veganizzazione delle classiche polpette carnivore, che prevedo di replicare a breve aggiungendo zucchine, spinaci o altra verdura all'impasto.

Ingredienti per una decina di polpette
Due manciate di granulato di soia
Un pugno di pangrattato
Due cucchiai di farina di fave
Acqua qb sale pepe

Olio d'oliva raffinato per friggere (come insegna la brava Erbamedica, le proteine raffinate contenute si denaturano a temperature più alte di quelle dell' extravergine, il punto di fumo è più alto quindi, fa un pochino meno male, ricordando sempre che il fritto non è mai salutare, però... è buono e ogni tanto si può fare!)

Ammollare il granulato in acqua calda salata o brodo per una mezz'ora, poi scolare e strizzare . È possibile fare questa operazione il giorno prima e conservare il nostro "trito" in frigorifero fino al momento di utilizzarlo.
Prepariamo ora un sostituto vegan delle uova: aggiungiamo alla farina di fave acqua quanto basta per ottenere una pastella fluida che ricorda la consistenza dell'uovo sbattuto. Quindi impastare con energia il trito di soia, la pastella di farina di fave, sale, pepe, prezzemolo e qualsiasi altro aroma vogliate, aggiungendo pangrattato fino a ottenere un composto sodo ma ancora vagamente appiccicoso e non troppo duro. Formare delle palline grandi all'incirca come una noce, scaldare l'olio e friggerle fino a quando non saranno dorate e croccanti.

Nella foto potete vederle con delle chips sedano rapa fritto, previa bollitura in acqua salate succo di limone. Purtroppo il mio primo incontro con questo tubero non è stato dei migliori, l'ho cotto per troppo tempo ma penso che con qualche piccolo accorgimento la ricetta potrebbe di gran lunga migliorare.

2 commenti:

  1. Ero venuta a scriverti "mia salvatrice, finalmente un passo passo per le polpettine vegan, visto che io sono torda e non mi riescono mai". A scoppio ritardato mi accorgo di essere stata citata *_* grazie :)

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  2. Ma figurati, quel che giusto è giusto, se non fosse per te friggerei ancora nell'olio di girasole!
    Un bacione

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